I blog non erano demodè?
Se sei arrivato qui è già qualcosa, vuol dire che hai avuto voglia di cliccare sul link che ho lasciato su Facebook. Ora ti chiederai a cosa serva un blog nell’era dei social network.“Non basta fare uno stato per esprimere i propri pensieri?”. Si e no. Questo blog sarà come un grande contenitore di storie, foto e appunti. Un crocevia di pensieri ed emozioni. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere, è un susseguirsi di idee confuse che solo dopo un’attenta rilettura prendono forma.
Su di me c’è poco da dire. La passione della scrittura nasce dopo essere entrato in contatto con l’ufficio stampa del Gualdo Calcio come “fotografo“(virgolette volute). Tra uno scatto e l’altro, ho iniziato a mettere qualcosa nero su bianco . Prima con il Nuovo Serrasanta, poi con Made in Gualdo e il Giornale dell’Umbria. Come riportato sopra: “La scrittura è un’esplorazione. Inizi dal nulla e impari man mano che avanzi“.
Spero che abbiate voglia di seguirmi, di dare un’occhiata a questo piccolo scorcio colorato del mio mondo.
Keep in touch.
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L’evoluzione tecnologica non ha comportato la scomparsa della scrittura e il trionfo dell’oralità ma, proprio al contrario, si è caratterizzata per una esplosione della scrittura. Tanto è vero che se per un po’ di tempo i telefonini avevano fatto a gara per rimpicciolirsi, poi hanno ricominciato a ingrandirsi, per avere uno schermo e una tastiera.
Per scrivere, non per parlare.
(Maurizio Ferraris, Anima e iPad, 2011)
Su di me c’è poco da dire. La passione della scrittura nasce dopo essere entrato in contatto con l’ufficio stampa del Gualdo Calcio come “fotografo“(virgolette volute). Tra uno scatto e l’altro, ho iniziato a mettere qualcosa nero su bianco . Prima con il Nuovo Serrasanta, poi con Made in Gualdo e il Giornale dell’Umbria. Come riportato sopra: “La scrittura è un’esplorazione. Inizi dal nulla e impari man mano che avanzi“.
Spero che abbiate voglia di seguirmi, di dare un’occhiata a questo piccolo scorcio colorato del mio mondo.
Keep in touch.
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L’evoluzione tecnologica non ha comportato la scomparsa della scrittura e il trionfo dell’oralità ma, proprio al contrario, si è caratterizzata per una esplosione della scrittura. Tanto è vero che se per un po’ di tempo i telefonini avevano fatto a gara per rimpicciolirsi, poi hanno ricominciato a ingrandirsi, per avere uno schermo e una tastiera.
Per scrivere, non per parlare.
(Maurizio Ferraris, Anima e iPad, 2011)