“Oh Marì, ma Marco, il fio de Lello, que fine ha fatto? Nun el vedo più sotto casa”
“Uh core mio, Marco è gito a studià!”
“Commo a studià? Ma a Gualdo nun c’èra la scuola?”
“Shi ma nun glie basta. E’ partito adesso”
“E do è gito?”
“A studià a Perugia”
“Uh signore mio, Perugia è lontana forte!”
“Ma que lontana! C’ha preso pure casa!”
“Ambè! Ma que studia?”
“Oh ma sei curiosa forte! Que ne so que studia, studierà per diventà dottore”
“Ah certo, tanto adesso enno tutti dottori. ”
Questa è una classica scena in chiave comica da "Bollettino del Venerdì", di come due anziane parlino di un ragazzo che hanno visto crescere e che ora se ne è andato da Gualdo Tadino per frequentare l’Università. Occhio al futuro è una rubrica che nasce con lo scopo di informare i lettori sulla carriera universitaria degli studenti gualdesi, entrando nel loro mondo, nei loro temi e nelle loro problematiche, dando la parola ai cittadini della Gualdo Tadino di domani.
« Che cosa farò al termine della scuola superiore?» Finché si è sui banchi di scuola, il mondo dell'università e, ancor più, quello del lavoro, appaiono molto lontani e raramente un giovane dedica tempo a progettare con determinazione e impegno il proprio futuro. Poi "pff", la scuola finisce e ci si trova a dover rivoluzionare la propria vita.
Tra i passaggi esistenziali quello dell'esperienza universitaria è forse tra i più carichi di aspettative, di verifiche e di scelte. Inoltre tale esperienza offre la possibilità di sperimentare nuove relazioni, nuovi modelli culturali e quindi nuove opportunità. Dunque lo studente attraverso i processi di identificazione e differenziazione dei modelli genitoriali avvia una propria autonomia decisionale. La persona sente il bisogno di diventare autore del proprio progetto di vita coerentemente con il suo senso di sé.
Ogni anno partono da Gualdo circa quaranta neo-diplomati; quest'anno la maggior parte di loro ha scelto delle facoltà scientifiche, puntando su maggiori sbocchi lavorativi e carriere molto più variegate rispetto al passato. A dispetto delle aspettative e della crisi, i ragazzi credono fortemente nello studio; la conferma è data della sezione V°A A.S. 2011/2012 dell'Istituto d'Istruzione Superiore Casimiri. La classe, composta da 26 ragazzi, non tutti di origine gualdese, si è diplomata con un punteggio medio di 80 punti e nessuno di loro ha abbandonato gli studi, risultano tutti perfettamente immatricolati.
Secondo un sondaggio riguardante 100 universitari Gualdesi nati fra il 1990 e il 1993, 22 di loro hanno scelto facoltà scientifiche come biologia, fisica o matematica, 16 hanno preferito corsi di laurea in economia e 12 in ingegneria. Pochi sono i frequentanti delle facoltà medico-sanitarie, questo a causa del numero chiuso. Quest'anno nessuno è riuscito a passare il test di ammissione alla facoltà di Medicina, che risulta sempre più difficile, mentre note positive vengono dai test d'ammissione a Infermieristica con tre ragazzi che sono stati ammessi. In forte declino il settore umanistico a causa delle scarse possibilità lavorative e ancor di più quello giuridico. In ascesa lo studio delle "nuove lingue" ossia cinese ed arabo. Pochi sono coloro che riescono a trovare lavoro in breve tempo.
Numeri che fanno riflettere e ben sperare: negli ultimi anni è luogo comune vedere tanti iscritti presso scienze delle comunicazione e pochi presso le facoltà scientifiche, i dati raccolti a Gualdo dimostrano tutto il contrario. Luoghi comuni che vanno guardati con disincanto ma che devono far sperare, il futuro passa anche da qui.
Fonte: il nuovo Serrasanta.
“Uh core mio, Marco è gito a studià!”
“Commo a studià? Ma a Gualdo nun c’èra la scuola?”
“Shi ma nun glie basta. E’ partito adesso”
“E do è gito?”
“A studià a Perugia”
“Uh signore mio, Perugia è lontana forte!”
“Ma que lontana! C’ha preso pure casa!”
“Ambè! Ma que studia?”
“Oh ma sei curiosa forte! Que ne so que studia, studierà per diventà dottore”
“Ah certo, tanto adesso enno tutti dottori. ”
Questa è una classica scena in chiave comica da "Bollettino del Venerdì", di come due anziane parlino di un ragazzo che hanno visto crescere e che ora se ne è andato da Gualdo Tadino per frequentare l’Università. Occhio al futuro è una rubrica che nasce con lo scopo di informare i lettori sulla carriera universitaria degli studenti gualdesi, entrando nel loro mondo, nei loro temi e nelle loro problematiche, dando la parola ai cittadini della Gualdo Tadino di domani.
« Che cosa farò al termine della scuola superiore?» Finché si è sui banchi di scuola, il mondo dell'università e, ancor più, quello del lavoro, appaiono molto lontani e raramente un giovane dedica tempo a progettare con determinazione e impegno il proprio futuro. Poi "pff", la scuola finisce e ci si trova a dover rivoluzionare la propria vita.
Tra i passaggi esistenziali quello dell'esperienza universitaria è forse tra i più carichi di aspettative, di verifiche e di scelte. Inoltre tale esperienza offre la possibilità di sperimentare nuove relazioni, nuovi modelli culturali e quindi nuove opportunità. Dunque lo studente attraverso i processi di identificazione e differenziazione dei modelli genitoriali avvia una propria autonomia decisionale. La persona sente il bisogno di diventare autore del proprio progetto di vita coerentemente con il suo senso di sé.
Ogni anno partono da Gualdo circa quaranta neo-diplomati; quest'anno la maggior parte di loro ha scelto delle facoltà scientifiche, puntando su maggiori sbocchi lavorativi e carriere molto più variegate rispetto al passato. A dispetto delle aspettative e della crisi, i ragazzi credono fortemente nello studio; la conferma è data della sezione V°A A.S. 2011/2012 dell'Istituto d'Istruzione Superiore Casimiri. La classe, composta da 26 ragazzi, non tutti di origine gualdese, si è diplomata con un punteggio medio di 80 punti e nessuno di loro ha abbandonato gli studi, risultano tutti perfettamente immatricolati.
Secondo un sondaggio riguardante 100 universitari Gualdesi nati fra il 1990 e il 1993, 22 di loro hanno scelto facoltà scientifiche come biologia, fisica o matematica, 16 hanno preferito corsi di laurea in economia e 12 in ingegneria. Pochi sono i frequentanti delle facoltà medico-sanitarie, questo a causa del numero chiuso. Quest'anno nessuno è riuscito a passare il test di ammissione alla facoltà di Medicina, che risulta sempre più difficile, mentre note positive vengono dai test d'ammissione a Infermieristica con tre ragazzi che sono stati ammessi. In forte declino il settore umanistico a causa delle scarse possibilità lavorative e ancor di più quello giuridico. In ascesa lo studio delle "nuove lingue" ossia cinese ed arabo. Pochi sono coloro che riescono a trovare lavoro in breve tempo.
Numeri che fanno riflettere e ben sperare: negli ultimi anni è luogo comune vedere tanti iscritti presso scienze delle comunicazione e pochi presso le facoltà scientifiche, i dati raccolti a Gualdo dimostrano tutto il contrario. Luoghi comuni che vanno guardati con disincanto ma che devono far sperare, il futuro passa anche da qui.
Fonte: il nuovo Serrasanta.